“Dopo la nomina del nuovo emiro di Mosul all’interno dello Stato Islamico (IS) vi sarebbero state numerose defezioni”: questa la notizia esclusiva diffusa lo scorso 2 maggio da Al-Iraqyah TV, che cita “fonti dell’intelligence irachena”. Al-Iraqyah TV riferisce che la designazione di “Abd al-Rahman Mustafa al-Qudwa” come leader della roccaforte irachena dell’IS ha suscitato polemiche e provocato scontri interni all’organizzazione. Secondo la stessa fonte, si sono verificati scontri tra i miliziani dell’IS a Tal Afar e Al-Hadar, a ovest di Mosul, che hanno causato la morte di 40 jihadisti.
Tale agitazione all’interno dell’IS potrebbe ruotare attorno alle notizie relative ad Abu Bakr al-Baghdadi. Secondo il sito web egiziano Klam Al-Yom, l’autoproclamato Califfo Al-Baghdadi sarebbe morto la mattina del 5 maggio a causa delle ferite riportate lo scorso 18 marzo in un attacco della coalizione internazionale nell’area sud-occidentale del governatorato iracheno di Ninive (Mosul). Anche questa notizia proverrebbe da una fonte d’intelligence irachena. Il sito web aggiunge che “il nuovo successore di Al-Baghdadi, Abu ‘Ala al-‘Afri, trasferitosi a Mosul, ha incontrato diverse difficoltà a causa dell’opposizione di molti membri dell’organizzazione alla sua designazione.” Per Klam Al-Yom il successore di Al-Baghdadi non soddisferebbe le condizioni necessarie per essere nominato Califfo dello Stato Islamico, vale a dire “essere arabo, musulmano sunnita e membro della tribù Quraysh”, in quanto Abu ‘Ala al-‘Afri avrebbe origine turkmena.