“Un miliardo di euro”: a tanto ammonta la cifra annunciata dal Ministro della Difesa francese Jean-Yves Le Drian in occasione del suo intervento al Forum Internazionale per la Sicurezza Cibernetica del piano di difesa nazionale. Per la prima volta, dopo aver avviato nell’aprile del 2013 la redazione del ‘Libro Bianco’ sulla sicurezza del Paese, la Francia ha riconosciuto la necessità di doversi dotare di una capacità difensiva e offensiva nel settore cyber. (Nella foto a destra: Jean-Yves Le Drian. Fonte: Agence France Presse)
A convincere il governo francese dell’importanza di uno strumento efficace per difendersi dagli attacchi cibernetici avrebbero contribuito i dati diffusi dal CALID, il Centre d’Analyse de Lutte Informatique Défensive, secondo i quali a fronte delle 196 intrusioni registrate nel 2011 si sarebbe passati alle 800 del 2013, registrando un significativo quanto preoccupante salto in avanti nella qualità della minaccia.
Oltre 400 milioni di euro saranno spesi per l’equipaggiamento: telefoni sicuri, firewall, decoder, chiavi cripto, sistemi per l’individuazione degli attacchi e per la sorveglianza. Ma la maggior parte dei fondi saranno utilizzati per formare gli specialisti di internet: “possiamo avere tutto il materiale che vogliamo, ma è inutile senza il personale con i giusti riflessi”, ha dichiarato l’Ammiraglio Arnaud Coustilliere, l’ufficiale responsabile per la sicurezza ciberntica dello Stato Maggiore della Difesa francese.
I provvedimenti adottati dal governo francese porteranno il personale del CALID a un incremento pari a circa sei volte l’attuale organico, passando dagli attuali 20 operatori ai 100 ritenuti necessari per garantire la copertura di tutti gli incarichi previsti.
In Francia è l’Agence nationale de la sécurité des systèmes d’information (ANSSI) di Patrick Pailloux ad avere la responsabilità per la sicurezza cibernetica del Paese. Tuttavia le capacità cyber della Difesa sono aumentate, anche grazie alla collaborazione con i Paesi della NATO. In particolare con Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania ed Estonia. Secondo Coustilliere è proprio la Repubblica baltica a rappresentare il partner più interessante: la digitalizzazione dell’intera amministrazione pubblica avvenuta a partire dal 1991, lo sviluppo di Skype, gli attacchi informatici del 2007 ricondotti dalle autorità di Vilnius alla Russia, fanno della Lettonia “un vero laboratorio”. (Nella foto a destra: il logo dell’ANSSI. Fonte: Wikipedia)