Libia: chi è Abdul Basit Haroun, il consigliere del Governo di Tobruk che minaccia l’arrivo di ISIS sui barconi degli immigrati.

Ludovica Cascone 23/05/2015
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Le dichiarazioni di Abdul Basit Haroun, indicato dalla BBC quale “consigliere dell’apparato di sicurezza” del Governo di Tobruk, secondo cui lo Stato Islamico sta inviando i propri combattenti in Europa dalla Libia utilizzando le imbarcazioni dei migranti, hanno attirato l’attenzione dei media internazionali, sollevando una serie di interrogativi sulla possibilità che membri di ISIS possano accedere ai confini dell’Unione Europea.

Nell’intervista concessa al programma radiofonico BBC 5 Investigates, Abdul Basit Haroun sostiene che “ISIS non controlla il traffico di esseri umani, ma lascia che i proprietari delle imbarcazioni” – così il consigliere del governo di Tobruk definisce i trafficanti – “utilizzino le navi sotto il controllo dell’organizzazione. In cambio, costoro devono dividere fifty-fifty i profitti del traffico e lasciar salire sulle imbarcazioni i sostenitori dell’ISIS”. Secondo Haroun, si tratta di una vera e propria forma di tassazione, grazie alla quale lo Stato Islamico ottiene non solo nuove e ingenti  fonti di finanziamento, ma pianifica un altro investimento a lungo termine. L’ISIS invia combattenti in Europa mescolandoli con i profughi perché “la polizia europea non sa chi è un membro dell’organizzazione e chi è un normale rifugiato” .

Chi è Abdul Basit Haroun

Un report dell’agenzia Reuters del 18 giugno 2013 sul traffico di armi dalla Libia verso la Siria è interamente basato sulle dichiarazioni del “consulente del governo per la sicurezza” del Governo di Tobruk, responsabile di “alcune delle maggiori spedizioni di armi dalla Libia verso la Siria, che invia tramite voli charter nei Paesi confinanti e poi contrabbanda oltre confine”.

Per la Reuters Haroum è “un trafficante di armi” che assieme a un socio, il quale ha chiesto di mantenere l’anonimato, nell’agosto 2012 ha iniziato a spedire armi dal porto di Bengasi verso la Siria nascondendole tra gli aiuti umanitari destinati ai ribelli siriani.

Haroun è fuggito dalla Libia ancora ventenne per trasferirsi a Manchester, dove ha avviato un’attività di costruttore edile, ed è tornato nel paese natale nel 2011 per combattere contro il regime di Gheddafi nella Brigata “17 Febbraio”, che, secondo il sito AllAfrica.com, ha poi abbandonato per la Brigata “Abu Salim”.

Dalla sua villa alla periferia di Bengasi, Abdul Basit Haroun dichiarava all’agenzia Reuters “stiamo facendo due grandi cose: “ripulire le strade libiche dalle armi e inviare le armi comprate (soprattutto mitragliatrici C5 e lanciarazzi RPG) all’Esercito Siriano Libero, che le smista alle formazioni ribelli che ne hanno bisogno”. Il traffico sarebbe iniziato via mare nell’agosto 2012, proseguendo mediante voli charter, più difficili da intercettare. La prima spedizione navale di armi organizzata da Haroun è stata infatti sequestrata lungo la costa libanese.


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