Hezbollah contro ISIS: l’importanza di Al-Qalamun e il controllo del confine libanese.

Bernard Selwan El-Khoury 25/05/2015
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Dopo la battaglia di Qusayr, cittadina del nord-ovest della Siria, a sud di Homs e a ridosso del confine libanese, che nel giugno 2013 sancì la vittoria del fronte “Esercito siriano – Hezbollah” contro quello dei ribelli, tra i quali i miliziani qaedisti del Fronte Al-Nusra, oggi l’ala militare del partito guidato da Hassan Nasrallah è impegnata in una decisiva battaglia lungo la linea di confine siro-libanese, in territorio siriano, nota come “battaglia del Qalamun”.

In questa battaglia, concentrata attorno all’area della città siriana di An-Nabek (Al-Qalamun), non lontana dalla cittadina sunnita libanese di Arsal, rifugio di numerosi miliziani jihadisti, Hezbollah sta schierando le sue forze a sostegno di quelle del regime siriano, con l’intenzione di ottenere una seconda vittoria e mantenere sotto il proprio controllo la parte libanese del confine, che rientra nel territorio della Valle della Beqaa settentrionale, storica roccaforte del “Partito di Dio.

La battaglia, come lo fu quella di Qusayr, è delicata dal punto di vista tattico ma soprattutto strategico, in quanto, nel caso di una sconfitta del fronte “Esercito siriano – Hezbollah”, i miliziani dello Stato Islamico (ISIS), impegnati in questo scontro, conquisterebbero un’area strategica che lega il confine siro-libanese, estendendosi verso l’entroterra del “Paese dei Cedri”.

Sono molteplici gli attori impegnati in questa battaglia, come emerge dalla cartina realizzata e pubblicata dal quotidiano libanese Al-Akhbar (“Le Notizie”) lo scorso 15 maggio: l’Esercito siriano, Hezbollah, l’Esercito libanese, il Fronte Al-Nusra e ISIS.

Le forze dell’Esercito siriano sono posizionate lungo la linea di confine con il Libano, in tutta l’area del Qalamun, mentre quelle di Hezbollah sono concentrate in particolar modo all’altezza di Baalbek, città libanese roccaforte del “Partito di Dio” e sulle alture Ayn al-Sa’a (in territorio libanese), Al-Khashaat, Qornet al-Nahla e Musa (in territorio siriano).

L’Esercito libanese sta invece portando avanti le sue operazioni nella parte nord-est del Libano, a ridosso del confine con la Siria, e in particolare nell’area strategica e sensibile compresa tra Arsal e Hermel, teatro di tensioni e scontri a intermittenza.

I miliziani del Fronte Al-Nusra sono posizionati ad Al-Zabadani, in territorio siriano e a ridosso del confine con il Libano, a Wadi ‘Ajram (in territorio libanese) e sulla linea di confine nei pressi di Arsal. Su questa linea di confine sono posizionati anche gli uomini dell’ISIS, presenti oltretutto nei due valichi di frontiera non ufficiali tra Libano e Siria, Martabiya e Zamrani (in territorio siriano, segnalati con il quadrato nero e le due linee bianche), e più a nord, nella provincia di Homs.

Prima dell’inizio della battaglia, i miliziani dell’ISIS controllavano l’intera area tratteggiata in rosso, parte della quale (a sud) oggi è sotto il controllo di Hezbollah e dell’Esercito siriano, mentre prosegue una battaglia nei pressi delle alture di Al-Baruh (segnalata sulla cartina da un carro armato di colore marrone). L’importanza di questa area è dovuta anche alla presenza di un’autostrada (segnata in giallo) che collega la cittadina libanese di Zahle a quella siriana di Homs, passando per la capitale Damasco.


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