“Nelle prossime settimane l’Italia sperimenterĂ l’arrivo non solo di poveri emigranti dall’Africa ma anche di barconi che trasportano Daesh” (Isis): con questa dichiarazione rilasciata ieri allâagenzia di stampa ANSA al Cairo, il Ministro dellâInformazione del Governo di Tobruk, Omar al-Gawari ha, ancora una volta, guadagnato lâattenzione dei media internazionali. (nell’immagine sopra, Omar al-Gawari. Fonte: Libya24)
Ma chi è veramante questo Omar al-Gawari, che con le sue spregiudicate dichiarazioni e gaffe ha pervicacemente indebolito proprio le posizioni di quel Governo di Tobruk che vorrebbe difendere, meritandosi continue smentite dal âsuoâ Ministro degli Esteri Muhammad al-Dayri, corso in aiuto del collega per evitare profonde crisi diplomatiche?
In un articolo pubblicato lo scorso 13 marzo sul quotidiano tunisino Assabah, Al-Gawari aveva fatto riferimento alla possibilitĂ che il Governo di Tobruk potesse riconoscere lo Stato terroristico del Djebel Chambi, in risposta allâequidistanza e al parziale riconoscimento del governo di Tripoli da parte delle AutoritĂ di Tunisi: âin tal caso la Libia sarebbe costretta ad aprire unâambasciata nellâEmirato di Chambi e una a Cartagineâ.
Allora il Ministro degli Esteri del Governo di Tobruk, Muhammad al-Dayri, prese ufficialmente le distanze dalle dichiarazioni rilasciate in Tunisia da Al-Gawari, considerate dalle autoritĂ tunisine âunâingerenza negli affari interni della Tunisia e una provocazioneâ, funzionali a trascinare la Tunisia nelle divisioni libiche, quando invece il Governo ha sempre ribadito il sostegno al dialogo politico.
Sempre secondo Assabah, durante un incontro tra il Segretario di Stato tunisino per gli affari esteri, Al-Tahami al-âAbduli, e il Ministro degli Esteri libico Al-Dayri, questâultimo avrebbe dichiarato che il governo di Toburk e il parlamento ânutrono profonde riserve sulle dichiarazioni di Omar al-Gawari, che offendono gli ottimi rapporti fra Tunisia e Libiaâ. (nell’immagine a destra, Omar al-Gawari e Omar al-Gawari. Fonte: Shems FM)
Successivamente, il portavoce ufficiale del governo di Tobruk, Muhammad Kamal al-Bazaz, stigmatizzò le dichiarazioni di al-Gawari, affermando che âriflettono la sua posizione personale e non quella del Governo e dello Stato libicoâ.
Ancor prima, era la fine di febbraio, come riportato da Al-Quds al-Arabi, nel mirino di al-Gawari finĂŹ anche lâONU.
In una dichiarazione âsenza freniâ al-Gawari aveva dichiarato che âil dialogo nazionale libico coordinato dalle Nazioni Unite (UNSMIL) è un fallimento ed è nato mortoâ, aggiungendo: âla soluzione in Libia consiste nellâarmare lâEsercito libico guidato dal Generale Khalifa Haftar…Tunisia e Algeria devono sapere che qualsiasi rapporto con il Governo di Tripoli è una linea rossaâ.
Anche in quel caso le smentite del paziente Ministro degli Esteri al-Dayri non furono sufficenti a mascherare l’imbarazzo del Governo di Tobruk e ad evitare l’indebolimento della sua posizione sullo scenario internazionale.