Libia: gaffe internazionali e smentite (del suo Governo) di Omar al-Gawari, il Ministro dell’Informazione di Tobruk.

Bernard Selwan El-Khoury 13/05/2015
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“Nelle prossime settimane l’Italia sperimenterĂ  l’arrivo non solo di poveri emigranti dall’Africa ma anche di barconi che trasportano Daesh” (Isis): con questa dichiarazione rilasciata ieri all’agenzia di stampa ANSA al Cairo, il Ministro dell’Informazione del Governo di Tobruk, Omar al-Gawari ha, ancora una volta, guadagnato l’attenzione dei media internazionali. (nell’immagine sopra, Omar al-Gawari. Fonte: Libya24)

Omar_al_GawariMa chi è veramante questo Omar al-Gawari, che con le sue spregiudicate dichiarazioni e gaffe ha pervicacemente indebolito proprio le posizioni di quel Governo di Tobruk che vorrebbe difendere, meritandosi continue smentite dal “suo” Ministro degli Esteri Muhammad al-Dayri, corso in aiuto del collega per evitare profonde crisi diplomatiche?

In un articolo pubblicato lo scorso 13 marzo sul quotidiano tunisino Assabah, Al-Gawari aveva fatto riferimento alla possibilità che il Governo di Tobruk potesse riconoscere lo Stato terroristico del Djebel Chambi, in risposta all’equidistanza e al parziale riconoscimento del governo di Tripoli da parte delle Autorità di Tunisi: “in tal caso la Libia sarebbe costretta ad aprire un’ambasciata nell’Emirato di Chambi e una a Cartagine”.

Allora il Ministro degli Esteri del Governo di Tobruk, Muhammad al-Dayri, prese ufficialmente le distanze dalle dichiarazioni rilasciate in Tunisia da Al-Gawari, considerate dalle autorità tunisine “un’ingerenza negli affari interni della Tunisia e una provocazione”, funzionali a trascinare la Tunisia nelle divisioni libiche, quando invece il Governo ha sempre ribadito il sostegno al dialogo politico.

Omar_al_Gawari(3)Sempre secondo Assabah, durante un incontro tra il Segretario di Stato tunisino per gli affari esteri, Al-Tahami al-‘Abduli, e il Ministro degli Esteri libico Al-Dayri, quest’ultimo avrebbe dichiarato che il governo di Toburk e il parlamento “nutrono profonde riserve sulle dichiarazioni di Omar al-Gawari, che offendono gli ottimi rapporti fra Tunisia e Libia”. (nell’immagine a destra, Omar al-Gawari e Omar al-Gawari. Fonte: Shems FM)

Successivamente, il portavoce ufficiale del governo di Tobruk, Muhammad Kamal al-Bazaz, stigmatizzò le dichiarazioni di al-Gawari, affermando che “riflettono la sua posizione personale e non quella del Governo e dello Stato libico”.

Ancor prima, era la fine di febbraio, come riportato da Al-Quds al-Arabi, nel mirino di al-Gawari finì anche l’ONU.

In una dichiarazione “senza freni” al-Gawari aveva dichiarato che “il dialogo nazionale libico coordinato dalle Nazioni Unite (UNSMIL) è un fallimento ed è nato morto”, aggiungendo: “la soluzione in Libia consiste nell’armare l’Esercito libico guidato dal Generale Khalifa Haftar…Tunisia e Algeria devono sapere che qualsiasi rapporto con il Governo di Tripoli è una linea rossa”.

Anche in quel caso le smentite del paziente Ministro degli Esteri al-Dayri non furono sufficenti a mascherare l’imbarazzo del Governo di Tobruk e ad evitare l’indebolimento della sua posizione sullo scenario internazionale.


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