Il giorno antecedente l’attentato al Museo del Bardo la fondazione mediatica “Ifriqiya lil-I’lam“ (Africa Media), megafono della brigata jihadista tunisina “Uqba ben Nafi”, ha diffuso un messaggio audio dello sceicco tunisino Wanas al-Faqih, uno dei leader di “Ansar al-Sharia”, in cui incita alla jihad in Tunisia ed elogia la citata brigata.
In una sua dichiarazione lo sceicco sostiene che “i giorni che verranno saranno gravidi di eventi che cambieranno la situazione dei musulmani in Tunisia e saranno delle vittorie con il volere di Allah l’Altissimo”.
Il 18 marzo, data dell’attacco al Museo, alcuni utenti di Twitter hanno ripreso un video-messaggio prodotto dalla fondazione “Al-I’tisam”, braccio mediatico ufficiale dell’IS, rivolto al popolo tunisino e contenente minacce dirette. Inizialmente questo messaggio è stato ritenuto una rivendicazione ufficiale dell’attentato di Bardo. Tuttavia si tratta di un video diffuso nel dicembre 2014.
Contemporaneamente è stata lanciata su Twitter la campagna mediatica jihadista con hashtag in lingua araba #La_Ghazwa_di_Tunisi (Il Raid di Tunisi).
Il giorno successivo la fondazione mediatica Ifriqiya lil-I’lam ha diffuso una lunga analisi dell’attentato al Bardo, dal titolo “Un giorno normale”. Questa fondazione ha intensificato, tramite il suo account Twitter, la campagna a sostegno dell’attacco, palesando una affinità con l’ideologia dell’IS.
Il comunicato che più degli altri è stato indicato dai media arabi e internazionali come una rivendicazione ufficiale dell’attentato del Bardo è stato un messaggio audio diffuso il 19 marzo, intitolato: “Rivendicazione dell’operazione di Bardo nella Tunisia dell’Islam”. Pubblicato ufficialmente sui principali fora jihadisti e presentato come una rivendicazione dello Stato Islamico, sono state diffuse anche due trascrizioni: una in arabo e una in francese.
Un’analisi del testo indica l’assenza di elementi che confermano la sua autenticità o quantomeno una automatica ascrivibilità allo Stato Islamico. Il messaggio viene presentato sui fora jihadisti e sui social media senza una “firma ufficiale” dell’IS o di una fondazione mediatica conosciuta nel panorama jihadista. Tuttavia, la fondazione mediatica “Al-Battar”, vicina allo Stato Islamico, ha pubblicato sul web la trascrizione ufficiale di questo messaggio audio.