“Abbiamo il controllo del 95% della città di Bengasi e siamo pronti a un’importante offensiva contro gli estremisti dello Stato Islamico a Derna”: con queste parole, riprese dal sito web libico Akhbar Libya 24, il portavoce ufficiale dello Stato Maggiore dell’Esercito libico e dell’operazione “Dignità”, Maggiore Muhammad al-Hijazi, ha caratterizzato il punto di situazione dei combattimenti in Cirenaica, segnalando che le milizie “Alba della Libia” posseggono ad oggi soltanto tre aerei militari – un M-35, un Mig-23 e un C-39 – dopo le pesanti perdite subite nell’offensiva delle truppe agli rdini del Generale Haftar e l’abbattimento, riportato dal sito Bawabat al-Wasat, di un C-39 in un’area di confine con la Tunisia.
Agli eventi militari si aggiungono alcune importanti manifestazioni della popolazione libica, in particolare nella Cirenaica. Ad Al-Bayda, sede del Governo Al-Thinni, i cittadini hanno espresso il proprio sostegno all’Esercito nazionale, condannando gli attentati ad Al-Qubba, costati la vita a oltre 40 persone. Lo riferisce il quotidiano libico Bawabat al-Wasat, che ha diffuso anche la notizia di analoghe iniziative a Bengasi.
Tra le principali richieste avanzate dai manifestanti vi è quella della nomina del Generale Khalifa Haftar a comandante generale dell’Esercito nazionale, giunta successivamente con un decreto firmato dal Presidente del Parlamento, ‘Aqila Saleh Quwaydar.
