“Per il periodo da cui siamo al governo della Francia, l’accusa secondo la quale il Qatar avrebbe finanziato gruppi terroristici è infondata”: con queste parole non prive di ambiguità, riportate dalla nota rivista Marianne, il Ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha risposto ha un ascoltatore intervenuto durante una trasmissione televisiva dell’emittente France Inter.
In maniera analoga si è espresso anche l’ex Presidente francese Nicolas Sarkozy, da più parti indicato come il promotore della guerra in Libia e detentore di “amicizie importanti” in Qatar, il quale parlando ai microfoni del canale televisivo RTL, oltre a negare la possibilità che Doha abbia, anche indirettamente, contribuito all’espansione dell’estremismo islamico, ha ribadito che “il Qatar è un Paese amico e alleato della Francia fin dai tempi di François Mitterand”, sferzando il pubblico presente in studio con una domanda retorica: “credete che noi – i vari Presidenti a partire da Mitterand fino a Hollande – adotteremmo una politica di amicizia con il Qatar se lo considerassimo un semplice finanziatore del terrorismo?”.
Tuttavia le dichiarazioni dei due politici francesi appaiono in aperto contrasto con i contenuti delle informative realizzate dagli apparati di intelligence di Parigi.
Infatti, nel 2013, sia la Direction Generale de Securite Exterieur, meglio nota come DGSE, sia la Direction Du Reinseignement Militaire (DRM), avrebbero informato il proprio Governo dell’esistenza di attività di finanziamento del Qatar a favore di alcune organizzazioni terroristiche, tra le quali il Movimento Nazionale di Liberazione dell’Azawad (MNLA), Ansar Dine, Al-Qaeda nel Maghreb Islamico (AQMI) e il MUJAO (Movimento per l’Unicità e il Jihad nell’Africa Occidentale), nonchè fornito armi ai gruppi ribelli in Egitto, Tunisia e, ovviamente, Libia. Questo secondo quanto riportato dal sito web Jeune Afrique e dal noto settimanale Le Canard Echainè. (nell’immagine sotto, l’articolo di Le Canard Echainè del 2013)
Indicazioni di un Qatar coinvolto nel supporto dei gruppi jihadisti in Libia emergono anche in una dettagliata analisi pubblicata nel giugno del 2014 dal sito web Jane’s, specializzato in tematiche di sicurezza e difesa, unanimemente apprezzato per l’affidabilità dei contenuti diffusi.
Una iniziale spiegazione a queste contraddizioni in seno alle Istituzioni francesi la offre lo stesso settimanale Marianne, secondo il quale “Nicolas Sarkozy e Laurent Fabius non ignorano le informazioni dell’intelligence, ma gli interessi che legano la Francia e il Qatar sono troppo sensibili per ammettere che le accuse rivolte al paese del Golfo di finanziare il terrorismo siano fondate”.